LILT: 100 anni di informazione e prevenzione

«Le nostre porte sono aperte a tutti: ognuno di noi ha una storia, una vita, e ci può regalare molto». Nel 2022 la LILT, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, ha compiuto 100 anni. 100 anni di informazione, prevenzione e anche cura radicata sul territorio per eradicare il tumore. La LILT di Torino è una delle prime a nascere nel 1927, ed è presieduta da Donatella Tubino, biologa nutrizionista e da più di vent’anni impegnata nella lotta contro il cancro. Nell’intervista, la presidente spiega limportanza delle associazioni contro il tumore per formare dei cittadini consapevoli e per aiutare le persone meno fortunate. 

Tumore e prevenzione, dalla scuola alle aziende

«È importantissimo svolgere unattività di prevenzione sul territorio con una rete capillare –sottolinea Tubino – , non solo nellOspedale San Giovanni Antica ma anche incrementando la nostra presenza nelle ditte e nelle scuole». La LILT di Torino infatti opera sì in contesti ospedalieri, ma soprattutto attraverso una rete capillare fatta di medici, psicologi e volontari, perché il primo passo per combattere il cancro è la prevenzione. «Partendo già dai bambini della scuola materna arrivando poi ai liceali e ai lavoratori, il nostro obiettivo è spiegare i benefici di una corretta alimentazione, dei danni del fumo e dei vantaggi di uno stile di vita attivo», spiega la presidente della LILT. Tra le campagne di informazione, Tubino evidenzia l’importanza di informare le giovani donne liceali sulle corrette pratiche di autopalpazione per prevenire il tumore al seno.

«Esistono tre tipi di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria» racconta la presidente della LILT. «La prevenzione primaria consiste nel parlare alla gente, nei luoghi di aggregamento come le scuole, parlando di corretti stili di vita. Nella prevenzione secondaria, invece, c’è già lintervento delle visite a indirizzo oncologico, e qui la LILT svolge un vero ruolo di sostegno alla sanità.»

La prevenzione terziaria, invece, è il tipo di prevenzione più complessa e che si appoggia completamente al lavoro incessante dei volontari dell’associazione. «Questa prevenzione aiuta le persone sole e senza familiari, che a volte hanno difficoltà persino a comprare pane e latte.» Gli psicologi sono fondamentali in questo passaggio, perché hanno tutti gli strumenti per offrire sostegno emotivo a chi è meno fortunato e non ha nessuno a cui rivolgersi. 

Guadagnare Salute, il progetto LILT contro i falsi miti e sui veri rischi

«Di miti da sfatare ce ne sono molti» afferma Tubino, parlando del progetto della LILT chiamato Guadagnare Salute. «Tanti credono, per esempio, che le sostanze nocive delle sigarette siano solo nicotina e catrame. Non è così: ci sono altre 460 sostanze tossiche, alcune ben più nocive della nicotina come DDT, uranio e sostanze che si trovano nella plastica. Queste sostanze non mettono a rischio solo i polmoni, perché circolano liberamentenel nostro organismo». Ma questo non è l’unico mito da eliminare.

«Si crede che una donna in gravidanza debba mangiare di più per poter sfamare il bambino» continua Tubino, anche se questa credenza è stata ampiamente sfatata dai ginecologi e può risultare rischiosa per la salute.

Guadagnare Salute punta invece a informare i giovani sui veri fattori di rischio, come ad esempio la storia familiare di ciascuna persona.

«Cerchiamo di far capire, in particolare alle ragazze, che in caso di tumori al seno in famiglia è particolarmente importante una corretta autopalpazione e visite costanti per vivere in serenità» sottolinea Tubino.

«È molto meglio sentirsi dire ci vediamo il prossimo anno’ che sentire una paziente dire se solo fossi venuta prima».

Il futuro di LILT passa dai giovani

La costante lotta al tumore tramite la prevenzione, dice Donatella Tubino, non si ferma mai. La LILT, infatti, è in continua ricerca di nuovi metodi e collaborazioni per essere sempre più presente sul territorio e insegnare tecniche importanti come quella dell’autopalpazione, fondamentale contro il tumore al seno.

«Crediamo nella sinergia tra LILT, enti regionali, aziende e scuola per formare dei cittadini informati e consapevoli sotto tutti i punti di vista – spiega la presidente –. Per questo siamo in continua espansione ed evoluzione cercando aziende torinesi e italiane con cui collaborare, come la Revee».

Con una punta di orgoglio, poi, aggiunge che «Ogni giorno una nuova azienda bussa alla nostra porta per informarsi su possibili collaborazioni. Questo ci ispira, ci fa sentire importanti e ci convince che dobbiamo continuare a lavorare così».

Nonostante il lavoro assiduo della LILT di Torino dia già buoni risultati, Donatella Tubino è convinta che una corretta formazione dei giovani medici e psicologi sia fondamentale nella lotta contro il cancro. «Crediamo nei giovani professionisti, perché i giovani ci trasmettano la loro voglia di fare e il loro ottimismo. Noi apriamo le porte a tutti, volontari e professionisti» conclude. 


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